Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Brindisi spiega l’importanza della campagna partita in Puglia e le modalità per accedervi. In provincia sono quasi cento le farmacie aderenti.
BRINDISI – Il test è rapido e gratuito. E, soprattutto, è finalizzato a debellare dalla Puglia il virus dell’Epatite C, l’Hcv. Kit e infrastrutture ci sono, ora tocca alla popolazione. Lo screening è rivolto a tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 (compresi gli stranieri temporaneamente presenti), invitati mediante una chiamata, un sms, una email o una notifica su app IO ad aderire al programma. Ma le farmacie potranno svolgere un ruolo di primo piano nella campagna di sensibilizzazione, per “intercettare” – si perdoni il termine – tutti coloro che possono aderire alla campagna che mira a rilevare tutte quelle infezioni da virus Hcv non ancora diagnosticate (qui un altro articolo sullo screening).
Le farmacie aderenti del Brindisino dove sarà possibile effettuare il test sono un centinaio. Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Brindisi, Antonio Maria Di Noi, spiega le modalità dello screening e l’importanza per i cittadini. Sottoporsi porta benefici a sé e agli altri, come si vedrà a breve: “Siamo operativi da qualche giorno. Lo screening prevede l’eradicazione totale di questo virus dalla nostra regione. Attraverso i test sarà possibile rilevare infezioni non diagnosticate. Ci possono essere soggetti affetti da Epatite C che non sanno di esserlo. In questo caso, si può avviare in modo tempestivo il trattamento farmacologico anti-virale. E così evitiamo le complicanze della patologia avanzata. Pensiamo alla cirrosi epatica che, in bassa percentuale, può evolvere in epatocarcinoma”.
Il presidente Di Noi mette l’accento sulla cura, ma anche sull’interruzione della circolazione del virus: nell’arco di qualche anno questa patologia potrebbe essere eradicata in Puglia. “Ecco perché dobbiamo fare lo screening. Evitiamo le fasi acute e comunque mettiamo in sicurezza tutti, evitando la diffusione della malattia. Noi farmacisti contiamo di intercettare una buona fetta di cittadini. Il test più diffuso è quello del sangue capillare. Con un ‘pungidito’, si ottiene una goccia di sangue e in pochi minuti abbiamo il risultato”, spiega il presidente Di Noi. Ovviamente, la privacy dei cittadini sarà sempre garantita. In caso di test positivo, c’è una procedura rapida per effettuare altre indagini successive più specifiche, poiché questo test è di prima istanza. Sì, ma comunque essenziale per sconfiggere l’Hcv.
Al link: Lista Farmacie aderenti
Fonte: brindisireport.it