Campagna ha preso il via giovedì e riguarda i cittadini nati fra il 1969 e il 1989. In caso di esito positivo sarà prenotato un esame ad hoc
Da giovedì 6 la campagna di screening gratuito per l’epatite C in Umbria si amplia grazie al coinvolgimento delle farmacie pubbliche e private regionali. I cittadini nati tra il 1969 e il 1989 – target della campagna avviata nell’autunno 2023 – possono ora effettuare il prelievo e ritirare il referto direttamente in farmacia. La campagna era stata lanciata a fine 2023 dalla Regione e riguardava una serie di punti di prelievo indicati dalle Usl.
La campagna L’iniziativa, promossa dalla Regione in collaborazione con Federfarma Umbria, mira a semplificare l’accesso allo screening e a incrementare la partecipazione. I cittadini che hanno ricevuto la lettera informativa possono prenotare il test tramite il portale dedicato, scegliendo data, ora e sede preferita. Chi non ha ricevuto la comunicazione può richiedere il test al momento della prenotazione di altri esami ematochimici presso qualsiasi sportello Cup o FarmaCup.
Farmacia dei servizi Il test prevede un semplice prelievo di sangue capillare in farmacia. In caso di esito positivo, i farmacisti prenoteranno un esame Hcv Rna su prelievo venoso per la conferma diagnostica. L’elenco delle farmacie aderenti è consultabile sul sito di Federfarma nella sezione Servizi al cittadino. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio contesto della «Farmacia dei servizi», che offre ai cittadini prestazioni come la telemedicina (Ecg, holter pressorio e cardiaco, spirometria), il confezionamento personalizzato dei farmaci e altri screening, come quello cardiovascolare e per il tumore al colon-retto.
Proietti e Monicchi La presidente della Regione, Stefania Proietti, in una nota di Palazzo Donini ha sottolineato l’importanza della prevenzione e l’efficacia delle terapie antivirali contro l’epatite C, che consentono l’eliminazione del virus in oltre il 95 per cento dei casi. Proietti ha definito l’epatite C una «patologia subdola» che può rimanere silente per anni, evidenziando la crucialità dello screening per la salute pubblica. Il presidente di Federfarma Umbria, Stefano Monicchi, ha espresso soddisfazione per l’ampliamento dei servizi offerti dalle farmacie umbre, definendo la «Farmacia dei servizi» una «realtà preziosa per la salute dei cittadini».
Il virus L’epatite C, infezione del fegato causata da un virus, può presentarsi in forma acuta (breve termine) o cronica (lungo termine). L’epatite C cronica, se non trattata, può portare a gravi danni al fegato, cirrosi e cancro. In Italia si stima che lo 0,5 per cento della popolazione ne sia affetta cronicamente. In Umbria, nella fascia d’età 1969-1989, si stimano circa 1200 persone positive, spesso inconsapevoli. Il virus si trasmette tramite contatto con sangue
infetto: condivisione di aghi, parto da madre infetta, esposizioni sanitarie, rapporti sessuali non protetti (soprattutto tra uomini), tatuaggi o piercing non regolamentari, condivisione di oggetti personali contaminati. La trasmissione tramite trasfusioni o trapianti è oggi rara grazie agli screening. Il virus non si trasmette tramite contatti casuali, cibo o acqua. Non esiste un vaccino.
La malattia Spesso l’epatite C acuta è asintomatica. Alcuni possono manifestare ittero, inappetenza, disturbi gastrointestinali, febbre, dolori articolari e stanchezza. L’epatite C cronica è spesso asintomatica per decenni, manifestandosi poi con stanchezza e depressione. Può evolvere in gravi malattie epatiche. Una persona infetta può trasmettere il virus anche senza sintomi. La terapia, raccomandata per tutti, consiste nell’assunzione di farmaci orali per 8-12 settimane, con un tasso di guarigione superiore al 95% e pochi effetti collaterali.
Fonte: umbria24.it