L’iniziativa è promossa sul territorio della Bat dal Laboratorio Analisi dott.ssa Nunzia Dell’Olio di Trani. Obiettivo prioritario è l’eradicazione entro il 2030 delle infezioni causate dal virus HCV
Mancano ormai pochi giorni al via del secondo atto di “RImuoviamoCi”, il progetto di screening di massa gratuito finalizzato alla diagnosi del virus dell’epatite C (HCV) promosso dal Laboratorio Analisi dott.ssa Nunzia Dell’Olio operante a Trani.
L’iniziativa punta a coinvolgere ed a vagliare non soltanto i nati tra il 1969 ed il 1989 (come la prossima campagna nazionale di screening finanziata dal decreto “mille proroghe” 2020), ma anche i soggetti con età superiore ai 60 anni nonché coloro che rientrano nella cosiddetta popolazione a rischio, indipendentemente dall’età: emotrasfusi, chi si è sottoposto a piercing e/o tatuaggi, persone con markers epatici alterati (transaminasi), chi ha avuto rapporti sessuali non sicuri e/o promiscui, tossicodipendenti.
Patrocinata da Asl Bat, Comune di Trani, FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e Simedet (Società Italiana Medicina Diagnostica e Terapeutica), con il contributo non condizionante di Gilead, l’iniziativa RImuoviamoCi intende contribuire agli obiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, entro il 2030, si prefigge – tramite attività di divulgazione, informazione e, appunto, screening sierologici – di eradicare completamente il virus HCV.
Com’è noto, l’infezione da HCV rappresenta ancora oggi la causa più frequente di malattia cronica del fegato, di cirrosi e di epatocarcinoma. Nonostante nel 95% dei casi le cure siano in grado di sconfiggerla completamente, l’Epatite C rimane una malattia ancora troppo diffusa. Nel nostro Paese oltretutto ha un’incidenza superiore rispetto al resto d’Europa. La maggior parte delle persone affette da epatite C non riscontrano alcun sintomo. In effetti, molte di loro non si accorgono di essere affette dall’epatite C fino a quando i danni al fegato non emergono, a distanza di anni o addirittura di decenni rispetto all’infezione.
Inoltre, come ricordato durante l’ultima giornata mondiale dedicata alle infezioni del fegato, anche l’impatto di Covid-19 si è fatto sentire quale causa del rallentamento nell’eradicazione dell’epatite C. Secondo uno studio condotto dagli esperti del Boston Medical Center, la pandemia ha ridotto l’accesso ai test (del 72%) e di conseguenza le nuove diagnosi (-63%).
Ma in alcuni contesti, tra cui quello italiano, si sarebbe arrivati ad un calo del 90%. Un aspetto che preoccupa gli esperti, considerando le conseguenze che HCV ha sulla salute. È già possibile prenotare il proprio test gratuito con un messaggio WhatsApp al numero 329.0985229, oppure compilando direttamente il questionario on line (scaricabile dal sito www.laboratoriolad.it) o la versione cartacea, quest’ultima disponibile presso la sede del Laboratorio Analisi Dell’Olio, in via Ettore Baldassarre, 61 a Trani, nonché presso le farmacie e gli studi medici del territorio aderenti all’iniziativa.
Fonte: BATmagazine