Si è concluso lo screening sperimentale sull’epatite C, condotto dall’ASL di Vercelli che ha effettuato 250 test salivari su soggetti nati tra il 1969 e il 1989.
L’importanza della diagnosi precoce
“Lo screening ha fatto emergere la positività di un campione sui 250 prelevati presso l’hub vaccinale di via Farini- è intervenuto il presidente leghista della commissione Sanità del Piemonte Alessandro Stecco – poi processati dal Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale S. Andrea. Un dato importante su una persona, che ignara e asintomatica, era stata contagiata dal virus dell’epatite C.
Ancora una volta si conferma l’importanza della diagnosi precoce, che permette di indirizzare i pazienti al trattamento ed evita le complicanze di una malattia epatica avanzata e di quelle extraepatiche, lo screening aiuta anche nella diminuzione della circolazione dell’epatite su base virale, evitando nuove infezioni tra i soggetti inconsapevoli e quelli sani”.
“L’Asl di Vercelli – ha concluso il neuro-radiologo vercellese Stecco che siede in Consiglio regionale – ha terminato, con largo anticipo sulla data prevista e prima in Piemonte, il monitoraggio che la Regione invierà al Ministero della Salute. Un dato diagnostico importante per cui mi sento di ringraziare il Direttore Generale Eva Colombo con il Direttore del SISP Virginia Silano insieme ai loro staff, impegnati con le emergenze sanitarie legate alla pandemia ma eccellenti a livello regionale anche in tutte le attività che si mettono in campo per la tutela e la prevenzione della salute dei vercellesi”.
Fonte: Prima Vercelli