Per accertare l’eventuale positività è sufficiente un prelievo. L’adesione, nel territorio del circondario, ha superato il 61%. De Lillo: “Malattia dalla gravi conseguenze, prevenzione fondamentale”.
Come annunciato dall’assessorato della sanità della Regione, la campagna di prevenzione per l’epatite C, avviata a inizio 2022 e che in Emilia-Romagna coinvolge oltre 1 milione 300mila cittadini (rivolta a tutti i nati dal 1969 al 1989), continuerà anche nel 2024.
Sul territorio dell’Ausl di Imola sono state 25.617 le persone che si sono sottoposte al prelievo ematico di screening dall’avvio della campagna, un risultato di prevenzione molto positivo. “Siamo molto soddisfatti della risposta dei nostri assistiti. L’adesione è stata del 61,8%, tra le più alte in Regione – commenta la dottoressa Margherita de Lillo, responsabile del Centro Screening dell’Ausl di Imola –. Questo ha permesso di intercettare 26 persone positive al test di conferma, quello che fa seguito al primo esame se risultato positivo: cittadini che, se non avessero aderito alla campagna, non avrebbero scoperto di avere contratto il virus dell’Hcv, effettuato la visita specialistica conseguente ed avviato il trattamento terapeutico. Auspichiamo quindi che nel corso del 2024 i cittadini del target coinvolto che ancora non hanno fatto il test colgano questa opportunità ed effettuino l’esame: un prelievo ematico semplice e sicuro che garantisce ottimi risultati in termini di prevenzione, diagnosi e soprattutto, qualora necessario, cura”.
Aderire allo screening ed individuare le infezioni da Hcv non conosciute è fondamentale: nel mondo si stima che 354 milioni di persone abbiano contratto e che ogni 30 secondi una persona muoia a causa dell’epatite B o C, ed è per questo che anche per il 2024 è stato riconfermato il programma di screening per l’epatite C, malattia per la quale non esiste ancora un vaccino.
Come aderire allo screening Aderire allo screening è molto semplice.
Le persone nate tra il 1969 e il 1989 hanno ricevuto un invito nel 2022 tramite il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) e l’invio di un sms, l’invito rimane valido per tutto il 2024; riceveranno un invito anche coloro che, appartenendo alla popolazione target, nel 2024 prenderanno la residenza nel territorio della nostra Ausl.
Lo screening avviene su base volontaria e gratuitamente, attraverso l’esecuzione di un prelievo di sangue.
Le modalità con cui si può prenotare sono le seguenti: utilizzando il portale dedicato: www6.ausl.imola.bo.it/screening; recandosi al Cup con la lettera scaricabile dal Fascicolo Sanitario Elettronico o mostrando il messaggio sms ricevuto.
È possibile aderire allo screening anche in occasione di esami ematici già prescritti per altre ragioni, anche durante l’effettuazione del prelievo. In caso di esito positivo, il paziente verrà preso in carico dal centro Screening che lo contatterà fissando direttamente un esame di approfondimento presso la UOC di Gastroenterologia.
L’epatite C “è un’infezione del fegato causata dal virus dell’epatite C – spiega la dottoressa Margherita de Lillo – varia da una malattia lieve che dura poche settimane a una malattia grave a lungo termine”.
Per maggiori informazioni: telefonare dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11 al numero verde 800449288; rivolgersi direttamente al Centro Screening Colon-Retto all’Ospedale Vecchio di Imola viale Amendola 8, ingresso portineria principale, primo piano dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.30.
Possibile inviare una email all’indirizzo colonscreening@ausl.imola.bo.it – pagina internet aziendale: www.ausl.imola.bo.it/screeningepatiteC
Fonte: ilrestodelcarlino.it