Lo screening, finanziato dalla Regione con un milione 194.000 euro, si concluderà il 31 dicembre 2022
La prevenzione è l’unico strumento per cercare di preservare la salute, e per l’Epatite C, dal 14 febbraio parte uno screening gratuito regionale, sperimentale, per eliminare il virus HCV, responsabile dell’epatite C.
Un’iniziativa rivolta a tutte le persone iscritte all’anagrafe sanitaria nate dal 1969 al 1989, inclusi gli stranieri temporaneamente presenti, e, indipendentemente dall’età e dalla nazionalità, a chi è seguito dai Servizi per le Dipendenze (SerD) e ai detenuti in carcere. Circa 270.000 in tutto, nel territorio dell’Ausl di Bologna. Aderire allo screening, condotto da Azienda e Policlinico, è molto semplice: la chiamata avverrà, infatti, tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e l’invio di un sms. I primi 8.000 in partenza il 14 febbraio. Nell’invito verranno descritte le diverse modalità di prenotazione della prestazione HCV REFLEX (un prelievo di sangue venoso): attraverso Fascicolo sanitario elettronico, Cip Web, App ERSalute o agli Sportelli Cup. Non occorre prescrizione medica e non si paga alcun ticket.
È possibile aderire allo screening anche in occasione di esami ematici già prescritti per altre ragioni, anche durante l’effettuazione del prelievo. Sul campione ematico verrà effettuato un primo esame sierologico, ed eventualmente successivo approfondimento necessario. In caso di esito positivo dell’esame, il paziente verrà preso in carico dal centro specialistico di riferimento, che lo contatterà fissando direttamente la visita specialistica, sempre senza prescrizione, né pagamento di un ticket. Allo stesso modo nei SerD e in carcere, dove già è in corso l’attività di screening HCV, verranno garantiti le attuali modalità di presa in carico specialistica e i follow up. La sperimentazione di questo nuovo screening, finanziato dalla Regione con un milione 194.000 euro, si concluderà il 31 dicembre 2022.
Fonte: bolognatoday.it