Interessate oltre 136.000 persone con l’obiettivo di raggiungere un’adesione di 95.000 entro il 2022
È iniziato in questi giorni nella nostra provincia lo screening per la diagnosi dell’epatite C, un’iniziativa del Ministero della Salute, promossa dalla Regione Emilia-Romagna nei prossimi 12 mesi e realizzata dall’Azienda Usl con la collaborazione dei medici di famiglia.
I primissimi ad essere invitati ad aderire a questo nuovo progetto di salute pubblica sono una sessantina di cittadini che in questa settimana hanno eseguito i prelievi all’Ospedale di Vaio a Fidenza.
Questa prima fase sperimentale del progetto di screening ha previsto che al momento del prelievo venga offerta la possibilità di aderire gratuitamente allo screening, per la ricerca degli anticorpi anti HCV, cioè per rilevare l’eventuale presenza nel sangue di specifici anticorpi prodotti in risposta all’infezione da virus dell’epatite C.
E dopo questa partenza pilota nel distretto di Fidenza, da fine gennaio l’attività di screening entra nel vivo, con la chiamata attiva tramite sms rivolta ai cittadini nati tra il 1969 e il 1989, oltre agli assistiti dai Servizi per le Dipendenze e alle persone detenute in carcere, indipendentemente dall’anno di nascita.
A Parma e provincia, si tratta di oltre 136.000 persone, con l’obiettivo di un’adesione di almeno il 70%, cioè di circa 95.000 persone entro il 2022.
Sandra Vattini, medico del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl e responsabile dello screening, spiega perché è importante aderire: “Lo screening degli anticorpi del virus HCV è ritenuto essenziale, da un lato per individuare le infezioni da epatite C ancora asintomatiche e non conosciute, e dall’altro per migliorare la possibilità di accedere alla diagnosi precoce e al trattamento da parte del paziente. Occorre evitare, infatti, le complicanze di una malattia epatica avanzata che possono instaurarsi anche al di fuori del fegato e interrompere la circolazione del virus nella popolazione, impedendo così nuove infezioni”. “La diagnosi precoce – prosegue Vattini – è dunque molto importante soprattutto per far emergere il ”sommerso” come fonte di nuovi contagi e lo screening offre questa possibilità gratuitamente. Invito quindi i cittadini che riceveranno il messaggio dall’Ausl ad aderire in modo convinto: è la scelta giusta per la propria salute e anche per quella di chi ci sta accanto, perché il virus dell’epatite C si può trasmettere con il contatto di sangue infetto”.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
La Regione Emilia-Romagna ha messo a punto una campagna di comunicazione dedicata, con diversi materiali informativi a disposizione delle Aziende sanitarie. Per l’Ausl di Parma sono in consegna 430 locandine e 5.000 cartoline, che saranno distribuite nell’anno nuovo, oltre ad un video visibile a breve nel sito www.ausl.pr.it e nei canali social aziendali.
INVITO VIA SMS
Nell’invito che si riceve tramite sms è indicata la modalità di accesso, cioè come prenotare la prestazione HCV REFLEX con prelievo di sangue. È gratuito e non occorre la ricetta, quindi non serve la prescrizione del medico: è sufficiente aver ricevuto il messaggio di invito.
L’ESITO
Se negativo, il referto viene consegnato al cittadino o trasmesso tramite Fascicolo sanitario elettronico, se è stato attivato. Se l’esito è positivo, quindi in caso di infezione, il cittadino viene contattato dall’Azienda Usl per fissare la visita specialistica (sempre senza prescrizione, né pagamento di ticket). Durante la visita verrà redatta anche la certificazione per ottenere l’esenzione per patologia (016), qualora il paziente decida di avvalersene.
LA TERAPIA
Per l’epatite C esiste un’efficace terapia antivirale disponibile da alcuni anni. È semplice da assumere, sicura ed estremamente efficace. Circa il 95% delle persone trattate guarisce completamente eliminando l’infezione.
Fonte: parmatoday.it