Dalla prossima settimana nel piccolo comune, abitato da poco meno di 4mila cittadini, i residenti saranno invitati a sottoporsi ad entrambi i test recandosi in postazioni dedicate e tutelati da protocolli di sicurezza studiati ad hoc.
Il Sindaco – che ha ufficialmente avviato il progetto sottoponendosi per primo ad entrambi i test – ha candidato il proprio comune come modello per il resto d’Italia. “Finalmente passiamo dalle parole ai fatti – evidenzia Ivan Gardini Presidente EpaC. – Siamo orgogliosi del fatto che la nostra Associazione abbia promosso questo progetto pionieristico, che a nostra conoscenza è il primo nel suo genere in Italia ed in Europa, e con questa iniziativa proponiamo un punto di riferimento per altri comuni di tutto il Paese. È fondamentale cogliere questa occasione e sfruttarne al meglio ogni potenzialità. Questa è la dimostrazione che con la buona volontà e un lavoro di squadra si può fare tutto”.
Il progetto è stato avviato grazie al sostegno della Regione Campania e alla preziosa collaborazione dell’ASL Napoli3 SUD, Sindaco e Giunta del Comune di Casola di Napoli e Associazione Astra, con la direzione scientifica del dott. Carmine Coppola, Direttore Unità complessa Epatologica Ospedale di Gragnano.
Progetto realizzato anche grazie al grant di Gilead International Ltd