La fase di screening ha previsto un test eseguito attraverso una puntura sul dito: basta, infatti, questo piccolo gesto per scoprire se si è portatori del virus di Epatite C (HCV)
L’eradicazione dell’Epatite C è una priorità a livello di sanità pubblica, come stabilito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e deve essere attuata entro il 2030. In quest’ottica è nato il progetto SoS (Screening on Serd), dedicato alle cosiddette popolazioni speciali, organizzato da Improve con il supporto incondizionato di Gilead.
La fase di screening ha previsto un test eseguito attraverso una puntura sul dito: basta, infatti, questo piccolo gesto per scoprire se si è portatori del virus di Epatite C (HCV). L’intervento tempestivo può bloccare l’infezione e la progressione della malattia eliminando completamente il virus dall’organismo.
L’obiettivo del progetto è rendere edotta la popolazione afferente ai Serd sulla patologia, offrire consigli utili per mettere in atto comportamenti di riduzione del danno ed effettuare un rapido screening su sangue capillare per individuare i soggetti portatori e poterli avviare a un trattamento che ad oggi permette di guarire completamente in poco tempo.
I pazienti afferenti ai Serd sono, per motivi legati alle loro abitudini comportamentali, soggetti maggiormente esposti all’acquisizione di malattie infettive, come ad esempio l’HCV, favorendo, pertanto, la diffusione di patologie particolarmente infettive.
L’attività di screening, partita nel mese di ottobre, si è svolta presso il Serd di Frosinone.
Ai pazienti è stata spiegata l’importanza dello screening, l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. La conoscenza precoce della eventuale positività, infatti, costituisce la premessa di una cura altrettanto tempestiva che consentirà di evitare la progressione della infezione da HCV verso gravi patologie del fegato con un radicale miglioramento della qualità di vita e con un enorme impatto sulla salute pubblica.
Fonte: frosinonetoday.it