(ANSA) – NAPOLI, 19 MAG – In Campania l’infezione da HCV rappresenta la causa principale di epatopatia.
Le differenze socioeconomiche hanno un ruolo importante nella diffusione di questa infezione e, secondo stime matematiche effettuate di recente, sono circa 36.740 i pazienti con infezione cronica da HCV attiva ancora non trattati con la terapia antivirale e circa 25.650 quelli infetti potenzialmente asintomatici ancora da diagnosticare.
” Per l’eradicazione dell’epatite C è indispensabile lo screening per arrivare al sommerso e avviare le cure. I dati sopra menzionati sottolineano la necessità di un immediato collegamento alla cura delle persone infette per le quali non è stato ancora diagnosticato il virus”. Lo ha reso noto Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale che ha presentato una interrogazione che si discuterà domani durante il Question time. Il Consigliere Pellegrino chiede quali siano i tempi di attivazione del Piano di screening dell’infezione attiva da HCV in Regione Campania disposto dal Decreto 14 maggio 2021 del Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il quale assegna circa 8 milioni di euro alla nostra Regione; e se la stessa intenda intraprendere azioni atte a monitorare la fascia di età pediatrica oggetto della epatite acuta a eziologia sconosciuta.
“Il citato Decreto – ha precisato il Consigliere – ha demandato alle Regioni l’organizzazione delle operazioni di screening, disponendo nello specifico il termine delle attività entro il 31 dicembre 2022, e in Campania pur essendo stato istituito nell’ottobre 2021 il Tavolo Tecnico regionale di lavoro per lo screening Nazionale gratuito, volto all’eliminazione del virus da Epatite C, non è stato ancora avviato il Piano rischiando di perdere risorse preziose”, ha concluso Pellegrino. (ANSA).
Fonte: Campania – ANSA.it