Il Covid-19 ha rallentato anche i programmi di screening per l’epatite C e il trattamento dei pazienti. La situazione sta migliorando e l’utilizzo delle terapie della durata di 8 settimane hanno agevolato e agevolano i medici nel trattare i pazienti con tempistiche più brevi e raggiungendo l’eliminazione virale.
Ne abbiamo parlato con il professor Massimo Puoti, Direttore Struttura Complessa Malattie Infettive, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano in occasione del congresso ICAR2021.