Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/04/2021
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-05707
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481
CARNEVALI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
nel maggio 2016, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha approvato la strategia per il settore sanitario globale (Global Health Sector Strategies, GHSS) 2016-2021, in cui si suggerisce l’eliminazione dell’epatite virale entro il 2030;
eliminare il virus dell’epatite C significa essere in grado di diagnosticare almeno il 90 per cento degli infetti e trattarne almeno l’80 per cento dei diagnosticati entro l’anno 2030;
per raggiungere gli obiettivi previsti dall’OMS lo screening anti-HCV è l’unica strategia per scoprire il sommerso dell’infezione prevedendone così l’eliminazione;
i dati della Piattaforma Italiana per lo studio della Terapia delle Epatiti viRali (PITER), coordinata dal Centro Nazionale Salute Globale dell’Istituto superiore di sanità (ISS), hanno permesso di identificare la strategia di screening per l’infezione da virus dell’epatite C (HCV) con il miglior profilo di costo-efficacia in Italia. Tale strategia prevede uno screening attivo a partire dalle popolazioni più giovani (coorti di nascita 1968-1987), includendo popolazioni chiave come tossicodipendenti e detenuti per espandersi successivamente a individui più anziani (coorti di nascita 1948-1967) prima che la malattia progredisca;
questa evidenza scientifica è stata resa attuabile con il «Decreto Milleproroghe» (legge n. 8 del 2020) dove all’articolo 25-sexies sono stati stanziati 71,5 milioni di euro, nel biennio 2020-2021, per introdurre lo screening gratuito destinato ai nati negli anni dal 1969 al 1989, per i soggetti seguiti dai servizi pubblici per le tossicodipendenze nonché per i soggetti detenuti in carcere, al fine di prevenire, eliminare ed eradicare il virus dell’epatite C (Hcv);
il 17 dicembre 2020 la Conferenza Stato-regioni ha siglato l’intesa sul decreto relativo allo screening nazionale gratuito nonché sempre nella medesima data la Conferenza Stato-regioni ha sancito l’intesa sulla proposta del Ministro della salute su deliberazione del Cipe relativa alla ripartizione delle somme destinate allo screening;
la crisi sanitaria globale in atto, causata dalla pandemia da COVID-19, ha indubbiamente reso più ardua la lotta contro altre malattie e, in questo caso ha ritardato l’avvio dello screening ma, a più di un anno dall’approvazione della norma, è ormai necessario dare attuazione al disposto normativo, partendo dalle categorie di soggetti indicati dalla normativa vigente anche al fine di non perdere di vista l’obbiettivo dell’eliminazione del virus dal nostro Paese entro il 2030, come proposto dall’Organizzazione mondiale della sanità –:
quale sia lo stato di attuazione dello screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus Hcv previsto dall’articolo 25-sexies della legge n. 8 del 2020 nonché quali siano state e quali siano tutt’ora le difficoltà per la sua attuazione;
se le risorse stanziate per la realizzazione degli screening, su cui le regioni in data 17 dicembre 2020 sono pervenute ad un accordo di ripartizione, siano nella loro effettiva disponibilità;
se non ritenga utile, a più di un anno dall’approvazione della norma, intervenire con urgenza, per quanto di competenza, al fine di avviare nel più breve tempo possibile, lo screening partendo dai soggetti maggiormente a rischio nonché, se non ritenga necessario predisporre una proroga della sperimentazione visto che il 2020 e i primi mesi del 2021, a causa della pandemia in atto, sono passati infruttuosamente.
(5-05707)
fonte: CAMERA – ITER ATTO