L’obiettivo dello studio è stato quello di condurre uno screening per l’infezione HCV in un setting ambulatoriale di un centro epatologico terziario italiano.
Fra Aprile 2019 e Settembre 2020, sono stati prospetticamente sottoposti a screening HCV parenti/conviventi di pazienti con nuova diagnosi di infezione HCV (Gruppo A) afferenti agli ambulatori della S.C. Gastroenterologia ed Epatologia della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, e pazienti afferenti al pre-ricovero della Fondazione per eseguire valutazioni pre-operatorie per chirurgia di elezione.
Lo screening HCV è stato condotto mediante prelievo di sangue capillare da dito con test per la quantificazione di HCV-RNA.
Sono stati complessivamente screenati n=79 parenti/conviventi di pazienti con nuova diagnosi di HCV positività (Gruppo A): l’età media dei soggetti testati era di 55 anni, 35% di sesso maschile. Le comorbidità più frequentemente rappresentate erano l’ipertensione arteriosa (15%), l’ipercolesterolemia (11%) e il diabete mellito di tipo 2 (4%).
Il Gruppo B ha incluso n=413 soggetti afferenti al pre-ricovero per valutazione pre-operatoria per chirurgia elettiva: l’età media era di 59 anni, 52% di sesso maschile.
Nel 49% dei soggetti l’anamnesi era positiva per un potenziale fattore di rischio per HCV (chirurgia/emotrasfusione antecedente il 1990, tatuaggi/piercing, uso di droghe ev).
Gli interventi programmati riguardavano in particolare il distretto addominale (25%), otorino (11%), urologico (8%) e vascolare (8%).
Tutti i soggetti del Gruppo A sono risultati HCV RNA negativi, mentre 3/413 (0.07%) dei soggetti del Gruppo B sono risultati HCV RNA positivi; tutti sono stati avviati al trattamento antivirale con antivirali diretti (DAA).
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