Ricercatori principali:
Prof. Adriano De Santis – Dott.ssa Daniela Maggi
Progetto realizzato con fondi privati
Il progetto si è posto i seguenti obiettivi:
- realizzazione di uno screening sistematico per l’infezione da virus dell’epatite C (HCV) mediante la rilevazione di anticorpi salivari nella popolazione di tre comuni rurali del Lazio (Vallinfreda, Vivaro Romano e Riofreddo)
- messa in opera di un modello di “linkage to care & cure” da applicare ai soggetti risultati positivi allo screening, di modo da facilitarne l’accesso ad un centro specialistico per la stadiazione dell’epatopatia e velocizzare la prescrizione della terapia con antivirali diretti di seconda generazione
- attuazione di una campagna di informazione ed educazione sanitaria sull’infezione da HCV rivolta alla popolazione generale dei comuni coinvolti, per combattere lo stigma e promuovere una corretta informazione su questa patologia e sulle attuali possibilità terapeutiche
- formazione e aggiornamento specifico per i medici di medicina generale nonché sensibilizzazione e coinvolgimento attivo delle istituzioni socio-politiche del territorio
- estrapolazione ed elaborazione di dati epidemiologici raccolti in real-life
La popolazione oggetto del presente studio è rappresentata dagli abitanti adulti (età ≥ 18 anni) dei tre seguenti comuni:
o Vallinfreda (279 ab. sec. ISTAT 2017)
o Riofreddo (762 ab. sec. ISTAT 2017)
o Vivaro Romano (170 ab. sec. ISTAT 2017)
Si tratta di tre comuni facenti parte della Città metropolitana di Roma, al confine con l’Abruzzo. Tale popolazione è relativamente isolata, non soggetta a fenomeni migratori e con una numerosità tale da consentire una valutazione globale dello status d’infezione da HCV.
La metodica di laboratorio che è stata impiegata per lo screening è il test salivare per il rilievo degli anticorpi anti-HCV “OraQuick HCV”. Tale test è altamente attendibile (sensibilità 97,8% e specificità 99%), rapido (20 minuti), non invasivo e validato in studi di popolazione.
Il progetto è stato realizzato in due fasi:
- Fase di sensibilizzazione/educazione, mediante due incontri rivolti alla popolazione generale, il secondo incontro, dopo circa un anno, in seguito alla deflessione del numero di aderenti alle giornate di screening, allo scopo di sollecitare la partecipazione e rinforzare l’interesse dei cittadini al progetto.
- Giornate di screening. Sono state effettuate in totale 8 giornate di screening nei finesettimana tra Giugno e Ottobre 2019.
Sono stati testati 336 soggetti, con un’età media di 55 anni.
Il tasso di partecipazione grezzo complessivo allo screening è stato del 27,7%. Non si rilevano significative differenze nell’adesione in base al sesso né nella popolazione aderente allo studio in generale né tra i singoli comuni.
Il test salivareper HCV-Ab è risultato positivo in 3 soggetti (prevalenza di HCV-Ab positività dello 0.93%) di cui uno con infezione nota e già trattata con risposta virologica sostenuta, uno negativo al test di conferma ed un terzo , residente in un’RSA, che non è mai riuscito ad eseguire il test di conferma con dosaggio dell’HCV RNA, nonostante sollecito e contatto diretto del medico responsabile dell’RSA.
La percentuale di persone che hanno partecipato allo screening è notevolmente al di sotto del livello desiderato (>50%) il che non permette di trarre conclusioni valide sulla diffusione dell’infezione da HCV nella popolazione in studio. Fallimentare anche il tentativo di linkage-to-care dell’unico positivo che non ha potuto eseguire il test di conferma per le notevoli barriere logistico-organizzative all’accesso alle cure.
Cliccando qui sotto, è possibile approfondire le attività realizzate:
Abstract