Ricercatrice principale:
Dott.ssa Silvia Rosati
Progetto realizzato con fondi privati
Il progetto (ricercatrice principale: Dottoressa Silvia Rosati – INMI Spallanzani di Roma) prevedeva di effettuare screening per HIV/ HBV/HCV/HDV, in un arco di tempo massimo di 12 mesi (Dicembre 2018-Dicembre 2019), a tutti i detenuti presenti nell’Istituto di pena di Rebibbia.
L’obiettivo era di trattare il 100% della popolazione risultata positiva per HIV, HBV e HCV, entro Dicembre 2019, implementare un piano di formazione destinato ai detenuti, personale sanitario, agli agenti della polizia penitenziaria, sulla prevenzione delle suddette infezioni in ambiente ristretto
Infine, si proponeva di redigere, al termine del progetto pilota, un percorso standardizzato per praticare screening efficace e completo della popolazione negli ambienti ristretti e conseguente trattamento per HIV/HCV/HBV/HDV.
Il Progetto è stato successivamente esteso anche a Regina Coeli con screening di circa 80% della popolazione osservata nei 2 penitenziari a marzo 2019.
170 persone detenute hanno iniziato la terapia con DAAs e il 100% di coloro che hanno completato il trattamento ha presentato SVR12; il 95.9% complessivamente ha presentato SVR12 se si considerano anche i detenuti che hanno interrotto la terapia (persi per dimissione o trasferimento).
Il progetto ha previsto anche degli incontri con detenuti per percorso formativo, con grande partecipazione.
Nonostante i risultati estremamente positivi, sono emerse alcune criticità:
- lo screening rappresenta un momento fondamentale ma troppo spesso non effettuato in modo sistematico ed omogeneo;
- il carcere costituisce un luogo privilegiato per screenare e trattare una popolazione fragile difficilmente agganciabile sul territorio;
- la comunicazione e formazione rappresentano momenti educativi e di recupero importanti con ricaduta sull’aderenza alle cure.
- necessaria una rete intercarceraria e interregionale tra penitenziari per evitare la perdita di informazioni e rallentamento nella diagnosi e cura.